(Rough) Translator

24 febbraio 2014

Bohaiornithidae? Seconda parte: Longusunguis kurochkini




Nel precedente post di questa coppia, ho parlato di Parabohaiornis martini, ed ho testato la monofilia di Bohaiornithidae in Megamatrice.
Un secondo taxon, sempre descritto da Wang et al. (2014), è Longusunguis kurochkini. La validità di questo nuovo enantiornithe è data dalla combinazione unica di caratteri e da alcune autapomorfie, tra cui un recesso pneumatico antorbitale, probabilmente omologo alla finestra mascellare, posizionato posteroventralmente nella fossa antorbitale (quasi sul ramo ventrale del mascellare).
L'immissione di Longusunguis in Megamatrice ha modificato alcune relazioni in Enantiornithes.
In particolare, Bohaiornithidae sensu Wang et al. (2014: “The most recent common ancestor of Shenqiornis mengi and Bohaiornis guoi, and all its descendants”) risulta molto più inclusivo, dato che comprende anche i taxa di grado cathayornithide e gli avisauroidi (cerchio rosso). Una soluzione per non rendere Bohaiornithidae troppo inclusivo può essere di ridefinirlo ancorandolo a Bohaiornis ed escludendo gli eponimi di altre “famiglie” enantiornithine (soluzione scelta nel disegno con il ramo rosso). L'immissione di Longusunguis ha rimosso gli “iberosornithi” da Bohaiornithidae, ponendoli (compreso Shenqiornis) nella regione avisauroide (freccia azzurra).

Notare che, rispetto all'analisi precedente svolta per Parabohaiornis, Alexornis non risulti affine ai bohaiornithidi, e quindi il discorso sulla sinonimia tra Alexornithidae e Bohaiornithidae menzionato nel precedente post in questo caso non ha ragione di essere, mentre Alethoalaornis risulta in Bohaiornithidae, rendendo di fatto questo ultimo un potenziale sinonimo junior di Alethoalaornithidae. Questi esempi rimarcano la debolezza e sostanziale inutilità di cladi aventi come eponimi taxa molto frammentari o poco descritti (come Alexornithidae e Alethoalaornithidae).
A parte le fluttuazioni dei taxa pià frammentari, pare comunque che una struttura generale e ricorrente stia emergendo anche in Enantiornithes.

Bibliografia:
Wang M., Zhou Z.-H., O’Connor, J.K., & Zelenkov, N.V. (2014). A new diverse enantiornithine family (Bohaiornithidae fam. nov.) from the Lower Cretaceous of China with information from two new species. Vertebrata PalAsiatica, 52(1): 31-76.

21 febbraio 2014

MSNM V4047 è uno Spinosaurus aegyptiacus?

In un recente post, Jaime Headden argomenta sull'eventualità che MSNM V4047 (il famoso rostro di spinosauride marocchino conservato al Museo di Storia Naturale di Milano), non appartenga alla specie Spinosaurus aegyptiacus.
Headden propone una serie di argomenti, prettamente morfometrico-proporzionali, per cui l'esemplare milanese sarebbe da considerare appartenente ad un taxon distinto da S. aegyptiacus, sebbene strettamente imparentato con questo ultimo.
Sebbene le argomentazioni di Jaime siano interessanti e in parte condivisibili, esse paiono non cogliere il problema fondamentale, di natura tassonomica, relativa all'attribuzione di MSNM V4047.

Esiste un unico criterio per attribuire un esemplare ad una determinata specie: l'esemplare deve presentare le autapomorfie diagnostiche della specie. In questo caso, MSNM V4047 appartiene a Spinosaurus aegyptiacus se esso presenta autapomorfie di questa specie. Nel caso MSNM V4047 non presenti tali autapomorfie, si verificano due opzioni:

A) l'esemplare appartiene ad un'altra specie (eventualmente, già definita oppure nuova e da definire).
B) l'esemplare è indeterminato al livello di specie (e quindi, non è riferibile ad alcuna specie particolare).

Il problema quindi si scinde in due sotto-problemi: 1) quali sono le autapomorfie di Spinosaurus aegyptiacus? 2) MSNM V4047 presenta (alcune) di queste autapomorfie?

1) 
Le autapomorfie di una specie sono caratteristiche presenti nell'olotipo e che non sono presenti in altri olotipi di altre specie. Nel caso di Spinosaurus aegyptiacus, l'olotipo è l'esemplare egiziano di Stromer (1915), distrutto nel 1944.
Usando la monografia di Stromer (1915), è possibile identificare le seguenti autapomorfie di Spinosaurus aegyptiacus, ovvero, caratteri presenti nell'olotipo e noti esclusivamente in questo taxon e non in altri (in particolare, caratteri assenti in Baryonyx, Irritator/Angaturama e Suchomimus).
- Spine neurali dorsali ipertrofiche, trasversalmente molto sottili ed alte più di 8 volte l'altezza del centro.

Abbiamo anche altri caratteri che, sebbene unici in Spinosaurus aegyptiacus, non sono controllabili in tutti gli altri Spinosauridae:
- Dentale con meno di 20 denti (carattere sconosciuto in Irritator/Angaturama).

Alcuni caratteri considerati inizialmente diagnostici di Spinosaurus aegyptiacus sono attualmente delle sinapomorfie di Spinosaurinae, dato che sono condivisi anche da Irritator/Angaturama. Questi caratteri, pertanto, NON permettono di attribuire un esemplare alla specie Spinosaurus aegyptiacus, ma solamente al clade Spinosaurinae:

- Denti conici, con corona non incurvate e carene prive di denticoli.
-Alveoli allineati in coppie separate da diastemata.

2) 
Nessuno dei caratteri citati è identificabile in MSNM V4047, il quale non presenta né il dentale, né denti completi, né tanto meno vertebre dorsali.
Dato che, a sua volta, l'olotipo di Spinosaurus aegyptiacus non presentava il rostro, non è possibile stabilire se questo ultimo fosse differente morfologicamente da quello di MSNM V4047.

Pertanto, il mix dato dalla completa non-identificabilità di caratteri diagnostici di S. aegyptiacus in MSNM V4047 e la contemporanea assenza di parti comparabili tra i due esemplari per determinare eventuali differenze ricade nel caso (B) citato prima: l'esemplare MSNM V4047 è indeterminato al livello di specie (e quindi, non è riferibile ad alcuna specie particolare). La presenza di sinapomorfie del clade Spinosaurinae in MSNM V4047 indica che l'attribuzione più inclusiva che possiamo attualmente dare a questo esemplare è di Spinosaurinae indeterminato. 
Ciò significa che riferire MSNM V4047 a Spinosaurus aegyptiacus o ad una specie distinta è ugualmente plausibile in base alle informazioni attuali. NON ci sono motivi né per riferirlo a questa specie, né per escluderlo da questa specie.

Nota all'argomentazione di Headden sulla sovrapposizione e sinonimia tra MSNM V4047 e l'olotipo di Stromer: in assenza di parti direttamente comparabili ed omologhe, ed in assenza di dati su esemplari articolati che presentino sia mandibola che rostro, non è corretto sovrapporre parti non-omologhe di due individui distinti per sostenere una loro non-conspecificità. Tale argomento difatti assume a priori che ogni differenza riscontrata sia tassonomicamente significativa, quando può essere invece un mix di differenze popolazionali, sessuali e ontogenetiche (che, nel caso di Spinosaurus aegyptiacus, sono attualmente ignote).

20 febbraio 2014

Novità e transizioni

Il blog è un po' a rilento in questo periodo. Non vi tedio con i dettagli della mia vita privata, ma nuovi impegni e nuovi assetti "logistici" prendono il loro necessario tempo. A breve, comunque, tornerò a postare.
Ci sono alcune succose novità italiane e mesozoiche, e non mancherò di parlarne sul blog.
Abbiate un po' di pazienza e tutto sarà rivelato!

10 febbraio 2014

Un Darwin Day... a molte dimensioni (e qualche dinosauro)!

Vi segnalo il settimo Darwin Day organizzato dal Dipartimento di Bioscienze dell'Università di Parma: il 14 marzo 2014, presso l'Aula Magna dell'Università (nel centro storico della città), 6 interventi sull'evoluzione a tutte le sue scale dimensionali, a partire dalle ore 9.30. 
Ci sarà ampio spazio anche i dinosauri: alle ore 15, difatti, interverrò parlando della peculiare evoluzione del gigantismo nei dinosauri.
Se sarete nei paraggi, non dovrete mancare!

06 febbraio 2014

Successo crescente!

La scorsa settimana, pieno di impegni e scadenze incombenti, ho dimenticato di festeggiare il sesto compleanno di Theropoda... Compenso con questo regalo inatteso risultato consultando il sito di BlogItalia, che censisce e monitora i principali blog italiani: nella classifica dei blog italiani più seguiti,  Theropoda risulta al 56° posto (su oltre 27 mila)!