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04 luglio 2012

Amore e pornografia in paleontologia nell'Era digitale

DISCLAIMER: 
Questo post presenta alcuni contenuti "forti" che potrebbero turbare la sensibilità di qualcuno: è sconsigliata la lettura a persone troppo giovani o la cui indole non apprezza l'uso di metafore "adulte" o "politicamente scorrette". Al tempo stesso, preciso immediatamente che questo post non presenta alcuna volgarità, né scurrilità, né tanto meno immagini che possano turbare la sensibilità di qualcuno. 

Se hai letto qui sopra e intendi proseguire con la lettura, clicca qui sotto:


Questo post esprime le mie considerazioni dopo la lettura del ampio ed articolato post di Darren Naish di critica verso il sito ReptileEvolution. Per coloro che non sapessero cosa sia quel sito oggetto delle critiche di Darren (e non conoscano il suo autore/gestore), suggerisco di leggere il post di Tetrapod Zoology vers. 3, linkato qui sopra. 

Alla fine della lettura del lungo post di Darren, non ho potuto fare a meno di collegare alcuni concetti, sebbene, a prima vista, essi siano del tutto slegati. Ma io sono fatto così, trovo connessioni analogiche sulla base di sinapomorfie spesso poco stimate, ma nondimeno esistenti, quindi meritevoli di essere incluse nella valutazione generale degli eventi.
L'interpretazione che sto dando della questione "Naish vs Peters" è probabilmente estremista, iperbolica e provocatoria, sicuramente è ultrazionalmente "mia", e la posto su Theropoda invece che su Ultrazionale (ormai in fase statica) più per la sua connotazione superficiale di attinenza paleontologica che per una sua reale valenza scientifica.
Se avete cliccato per leggere l'intero post, e non state barando, deduco che siate persone adulte e che hanno sperimentato nella propria vita una ampia gamma di esperienze e relazioni. Se non lo siete, mi auguro che questo post possa darvi qualche concetto utile per valutare possibili esperienze e relazioni future.
Sono sicuro che tutti sappiano il significato della parola "pornografia", almeno in modo vago. Temo, tuttavia, che la maggioranza dei lettori, nel momento in cui hanno letto la penultima frase, abbiano pensato ad un ben determinato tema, e non al reale significato, non necessariamente etimologico, della parola. Io sto parlando del "concetto", non della sua manifestazione. 
Per comprendere il concetto del "pornografico" è necessario comprendere il contesto nel quale tale concetto si è evoluto, e da "cosa" si sia evoluto. Il concetto del "pornografico" deriva dal concetto dell'"erotico", a sua volta espressione culturale di un sentimento chiamato "amore".
Per i lettori che almeno una volta nella vita abbiano "amato" (ognuno a modo proprio), sarà abbastanza chiaro cosa sia tale sentimento: una passione intensa, totalizzante e che combini una componente viscerale ed una razionale. La combinazione viscerale e razionale è fondamentale: non si ama solo con il corpo così come non si ama solo con la mente.
La pornografia è, quindi, aldilà delle sue connotazioni e ramificazioni, una trasformazione della manifestazione amorosa. La pornografia, nella sua forma fruita (ma anche prodotta), è una ripetizione estrema e fondamentalmente deformata, della manifestazione amorosa. Nella pornografia, viene meno la fondazione relazionale dell'amore, sostituita da surrogati. Nessuno di coloro che hanno un'esperienza pornografica (compresi coloro che producono il documento pornografico) sta vivendo una effettiva esperienza amorosa. La differenza tra amore e pornografia è quindi definibile da due condizioni:
- L'estremizzazione deformata di alcuni aspetti a scapito di altri, rispetto all'esperienza amorosa.
- L'assenza di una relazione effettiva, sostituita da un suo surrogato.

Se avete seguito il mio ragionamento, ed avete letto il post di Darren relativo al sito di Peters, allora dovreste convenire con me sulla conclusione che ReptileEvolution è un sito pornografico. Non, ovviamente, pornografia sessuale sensu stricto, ma pornografia sensu lato.
Il sito di Peters propone teorie iperboliche, ricostruzioni di un ardore estremo, metodi grotteschi per la determinazione delle conclusioni, e tutto senza la minima esperienza diretta sul materiale fossile coinvolto. Questa è pornografia: situzioni iperboliche, scene di ardore estremo, modi grotteschi per il raggiungimento dell'obiettivo, e tutto senza la minima esperienza diretta di un sentimeno emotivo che leghi i soggetti coinvolti. Peters quindi propone una paleontologia che, rispetto a quella vera sperimentata dai veri ricercatori, è esattamente analoga alla pornografia rispetto a ciò che le persone innamorate manifestano e sperimentano nella relazione amorosa. Pertanto, il sito di Peters è un sito pornografico, non ovviamente nel senso che tutti attribuiscono a tali parole associate, ma nel senso generale di un sito che in modo diretto ed esplicito propone una finzione esagerata e grottesca, un'orgia di immagini e concetti, senza alcuna base concreta a fondazione di tali esperienze.

A questo punto, nasce la domanda lecita se la reazione verso il sito di Peters, se davvero identificato nella sua natura pornografica, non sia una reazione bigotta e contraria alla libertà di espressione.
Il problema, a questo punto, è se il sito di Peters sia da boicottare e con quali motivazioni. Io ritengo che, anche in questo caso, le conclusioni confermeranno la mia interpretazione: infatti, così come non impediamo l'esistenza di un sito pornografico, ma ne vietiamo l'accesso a soggetti minorenni in quanto riteniamo che (nei limiti delle definizioni arbitrarie di cosa sia "adulto" e "maturo") tali persone non abbiano ancora raggiunto una consapevolezza e indipendenza tale da permettere loro di visitare quel sito senza che ne siano turbati o manipolati in ambiti importanti della loro personalità, nello stesso modo il sito di Peters sia da vietare (o perlomeno sconsigliare caldamente) a tutti coloro che, per quanto siano interessati e desiderosi di acquisire informazioni sulla paleontologia dei rettili, non dispongano della sufficiente "maturità" concettuale per saper distinguere tra paleontologia genuina e "seria", qualla che si produce con un atto di amore per la scienza, dalla "pornografia" iperbolica e distorta prodotta dalle manipolazioni digitali prive di fondamento empirico operata da Peters.

Pertanto, condivido in pieno le argomentazioni di Darren, e sconsiglio caldamente a tutti coloro che non abbiano una profonda base di zoologia e paleontologia dei vertebrati di attingere al sito di Peters come potenziale fonte di informazioni, immagini, ricostruzioni e teorie, per lo stesso motivo per cui nessuna persona adulta respondabile insegnerebbe l'educazione sentimentale e sessuale ad un bambino utilizzando materiale pornografico.


8 commenti:

  1. Sadly, much of what you describe is known as "confirmation bias," a form of logical fallacy: Support what you think is true or accurate, and become defensive or antagonistic towards those who argue against it. It can escalate to assaulting contradicting hypotheses, perceiving all contrary comments as "attacks," and a withdrawal from society to endorse one's own followers and yes-men.

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  2. In fact, as I wrote in the beginning of this post, this is not a scientific argument about a fossil or a scientific paper, but merely my personal ideas about the topic of what is science, love and pornography.
    Although I have to check the translated version done by Google Traslator, because I suspect part of my words were badly translated in a way different from my original concepts in the Italian version, I wrote this post not as a objective depiction of the controvery (others did it in a good way), but merely as a heterodox analogy between what Peters's site is and what I consider it is.
    I want to remark that I have nothing against Peters himself, nothing againts the freedom of expression, nothing against pornography (among adult people) and nothing against any form of love.

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  3. Sono mica tanto d´accordo sul punto 1) della definizione di pornografia. Non che stia a pignolare sulle definizioni, ma visto che si tratta di un punto che parallelizzi alla copertura "Peteriana" di certi argomenti, direi che vale la pena di commentare.
    Direi che il punto 1) ed il punto 2) siano ortogonali, in altre parole non c´incastrino molto l´uno con l´altro in quanto a soggetti. La forma che prende íl comportamento sessuale ha, credo (ma non sono un sessuologo od uno psicologo, quindi vado a sentire), poco a che vedere con l´intensitá e la natura dei sentimenti associati ad esso (o che tale comportamento stimolano). Personalmente direi che soddisfare il secondo criterio sia necessario e sufficiente per parlare di "innamoramento". Si puó amare sensu punto 2) e "sessualizzare" pornograficamente, no?
    L´impatto che questa divagazione ha sulla discussione dell´opportunitá di dedicare tempo agli sforzi di Peters magari sará scarso. A mio modo di vedere, si vieta la pornografia in parte per bigotteria e, in parte, come sostieni te, perché la si ritiene potenzialmente deviante sul piano della formazione psicosessuale della persona, non perché a tale esposizione si associ il rischio di sviluppare comportamenti sessuali incompatbili con l´amare. In qruesto senso la situazione Peteriana é piú estrema. Fare proprie metodologie di investigazione comprovatamente scorrette rischia di impedire di eseguirne di corrette, motivo per cui é condivisibile il consiglio di non esporsi a tali pratiche, mentre direi che sessualitá porno-mimetica e "morigerata" non siano incompatibili da parte dello stesso soggetto (non allo stesso momento, certo).
    Risposta forse troppo seriosa, ma pace :)
    ciao

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    1. Filippo,
      il punto 1) era: "L'estremizzazione deformata di alcuni aspetti a scapito di altri, rispetto all'esperienza amorosa." Ciò distingue la pornografia dall'erotismo, ed a maggior ragione dall'esperienza amorosa. L'estremizzazione di alcuni aspetti a scapito di altri (non scendo nei dettagli, mi auguro tu abbia una idea di cosa intendo) è una delle più evidenti (se non la più famosa) caratteristica della pornografia.
      Il fatto che tu consideri i punti 1) e 2) come "ortogonali" conferma che siano distinti e indipendenti, quindi la loro combinazione non è ridondante per confermare la mia tesi. In ogni caso, il punto 2) è una condizione necessaria della pornografia, dato che quest'ultima, per definizione, è una rappresentazione irrealistica, quindi un surrogato della realtà relazionale.
      Infine, mi sa che forse hai frainteso il punto 2), leggendo "relazione Affettiva" dove invece è scritto "relazione Effettiva", cioè, una una rappresentazione nelle quale appare (perlomeno formalmente) ma non si verifica (effettivamente) una relazione amorosa.
      Infine, non so quanti anni tu abbia, se tu abbia figli o parenti minorenni, ma mi auguro che tu non pensi che la pornografia sia una parte importante ed utile della loro formazione personale, al contrario, essa ha un effetto molto deleterio sulla psiche giovanile e infantile, come dimostrano gli studi che stanno mostrando come la relativa facilità per i giovanissimi di reperire materiale pornografico tramite internet sta aumentando l'incidenza di fenomeni legati alla sessualità ed alla psicologia sessuale adolescenziale e post-adolescenziale. Per una recente analisi del problema, http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/10720162.2012.660431

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    2. ciao Andrea, grazie per la risposta.

      Partendo dalla fine, di certo non considero l´esposizione a certi stimoli come "una parte importante ed utile" della formazione personale di individui minorenni, il che non implica necessariamente (i.e. non vien da sé) che condivida le considerazioni circa l´impatto di tale esposizione sulla psiche e la sessualitá. Ma questo su di un piano puramente teorico. Ribadisco comunque di non essere psicologo dello sviluppo o sessuologo, e quindi accolgo volentieri le informazioni che hai allegate, che leggeró appena avró tempo. Non avendo ancora letto quanto hai aggiunto, commento solo sul fatto che correlazioni e relazioni di causalitá non coincidono per forza (non lo spiego a te, ma ti faccio presente che sono a parte della differenza :) e temo che stabilire nessi causali in certi contesti sia difficile, ma lo dico con totale apertura nei confronti della possibiliá di sbagliarmi.

      Avevo effettivamente frainteso il punto 2), almeno nella forma, anche se di fatto il contenuto immagino si riferisca al medesimo aspetto, visto che l´effettivitá della relazione di cui parli é valutata sul piano affettivo :)

      In quanto al punto 1) forse ho ti frainteso di nuovo, ma il mio argomento é che le distinzioni, discrete o apparentemente tali, tra diverse forme di comportamento sessuale possano riflettere variabili non corrispondenti a stati affettivi. Cioé che lo stato comportamentale non correli con quello affettivo. Di nuovo, vado a sentimento, e quindi non posso portare prove o argomenti ulteriori (e di certo sono molto OT).
      Con "ortogonalitá", e poi termino, mi riferivo a quanto appena discusso, cioe´ la non pertinenza dello stato del carattere 1) nel determinare lo stato del 2). Tale aspetto magari permetterebbe di classificare le persone impiegando tali caratteri (piú altri, in una megamatrice per classificazioni comportamentali...e si scherza, eh :)....

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  4. Neanche un mese fa, mentre mi preparavo l'esame di Zoologia dei Vertebrati, cercando su internet ulteriori informazioni su questo o su quell'altro argomento, avevo notato proprio questo: se cercavo immagini di tetrapodi estinti (scheletri o anche semplici crani con la nomenclatura delle ossa) i risultati più evidenti erano tutti correlati a reptile evolution. Mi sono sempre chiesto se davanti al pc non ci fossi stato io ma un mio collega meno "ferrato" di me sull'argomento come l'avrebbe presa e sopratutto cosa avrebbe imparato...
    Una curiosità: ma qualcuno ha mai per così dire "falsificato" il suo metodo "DGS"?

    Giuseppe Mennella

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    1. Bennett (2005): http://bigcat.fhsu.edu/biology/cbennett/Bennett-PT-article.pdf

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  5. credo basterebbe un buon controllo negativo, tipo foto di lastre che per questioni legate alla loro genesi non possano ospitare fossili, chiedendo a Peters di analizzarle, in ceco, avendo in parallelo anche foto di lastre provenienti da formazioni fossilifere, a loro volta prive di fossili evidenti (secondo le analisi ortodosse). Frequenza e tipologia confrontabili di "ritrovamenti" sarebbero convincenti nel dimostrare l´infondatezza di tali segnalazioni.
    Ad ogni modo, credo che la mossa migliore sia ignorarlo e fornire strumenti a chi non ne ha per valutare la qualitá delle sue analisi (a partire da Peters stesso :)

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